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Tempo e pratica, costanza e intelletto

Dal 17 luglio al 17 agosto si è tenuto ad Aradeo (Lecce) il quarto workshop di Méihuā Zhuāng.

E’ stato un piacere ritrovare gli studenti più anziani, con la loro ancora vigorosa passione; altrettanto piacevole è stato accogliere nuovi volti con la loro inesauribile curiosità. Il bilancio è sicuramente positivo, di anno in anno si sta formando una bella squadra, tuttavia per l’ennesima volta sento il bisogno di dovermi ripetere.

Spesso noto un approccio all’arte marziale che personalmente considero non corretto.

L’arte marziale non è un accumulo di movimenti, tecniche o forme. L’arte marziale è un insieme di abilità che vanno allenate e migliorate in qualità con tempo e pratica, costanza e intelletto.

Questo dovrebbe valere come premessa per i nuovi praticanti e come rimprovero per i più anziani.

A cosa serve collezionare movimenti? A cosa serve vagabondare tra palestre e arti marziali diverse? Un movimento o una tecnica, per quanto efficace possa essere, rimarrà sempre inutile se dietro, alla base, manca una solida abilità.

Quindi, una volta scelta la strada più adatta alle proprie esigenze, la pratica quotidiana deve essere spontanea e, senza avidità alcuna, basata su ciò che vi viene tramandato. Si deve evitare di cadere nel vizio per il quale ogni giorno ha un bel valido motivo per non allenarsi, nè tantomeno deve essere necessaria una qualsiasi figura come supporto alla vostra costanza.

Guardatevi da queste abitudini. Senza un corretto atteggiamento è impossibile progredire. Senza una coscienziosa pratica costante e giornaliera è inutile discutere di arti marziali.

Coraggio, non è facile, ma io confido sulla vostra determinazione. Un forte abbraccio a tutti e al prossimo incontro.

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